Villamar, 24 giugno 2022
Ai docenti
Al Personale Ata
Gent.mi,
a margine del Collegio del 30 giugno, avremo la possibilità, ed il piacere, di salutare, finalmente in presenza, coloro che si congederanno dal lavoro alla fine di quest'anno scolastico, tra i docenti ed il personale A.T.A.
Tutti quanti loro, sono invitati ad intervenire, al momento del saluto, in coda al Collegio dei Docenti previsto per il pomeriggio del 30 giugno p.v. (con inizio alle 17.30) a Barumini, presso la Sala Convegni del Centro "G. Lilliu".
A tutti loro, dedichiamo con affetto e gratitudine, la poesia Itaca, di K. Kavafis.
Il Dirigente
Roberto Scema
Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere di incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo, nè nell’irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se l’anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d’estate siano tanti quando nei porti - finalmente e con che gioia - toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi, va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca - raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo sulla strada: che cos’altro ti aspetti? E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.