Gli alunni della classe III della Scuola secondaria di Gesturi, hanno deciso di fare un progetto interdisciplinare su Le città invisibili, il famoso libro di Italo Calvino.
Pubblicato nel 1972, Le città invisibili ha come protagonisti Marco Polo e l'imperatore dei Tartari, Kublai Khan. Il mercante veneziano, dopo aver visitato molte città dell’impero tartaro - tutte molto particolari, in tutto 55 e divise in 11 categorie – riferisce le sue esperienze all’imperatore, precisando ogni dettaglio dei luoghi visitati durante i suoi viaggi.
Il progetto è stato ideato dai professori Marco Antonio Scanu (docente di Lettere) ed Elena Accalai (docente di potenziamento ma con lunga esperienza in ambito artistico). Ad ogni alunno è stata affidata una città diversa: dopo averne studiato le caratteristiche, la dovrà riprodurre all’interno di una scatola, interpretandone ogni elemento in modo grafico e plastico, a partire dalla descrizione del racconto. La scatola verrà inizialmente ricoperta da carta di giornale e colla vinilica (con una tecnica simile alla cartapesta) per rinforzarne la consistenza. Ognuno potrà dipingerla, disegnarla, e usare i materiali che desidera, per rendere la città più realistica possibile o – al contrario – per trasfigurarla, secondo la propria fantasia e creatività.
Alla fine verrà costruito un “muro di luce”, attraverso l’accostamento delle diverse scatole, rese luminose da catene di led bianchi o colorati. Queste luci illumineranno e collegheranno le città e le esperienze degli uomini che le abitano, creando un muro che unisce anziché dividere.
Elena Simbula – Classe III (Gesturi)
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